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L’Anno europeo delle competenze si è concluso l’8 maggio 2024, evidenziando il lavoro e la cooperazione sulle competenze su cui tutti siamo impegnati.
Adesso è online un sondaggio volto ad analizzare i risultati raggiunti nei diversi Paesi europei durante questo anno dedicato alle competenze.
Questo sondaggio ha lo scopo di raccogliere un feedback sull’attuazione e sui risultati dell’Anno, indipendentemente dal livello di coinvolgimento o familiarità con esso. Il contributo è prezioso e aiuterà a valutare l’efficacia degli sforzi fatti, a identificare le aree di miglioramento e a tracciare un percorso per un progresso continuo nello sviluppo delle competenze.
Gli esiti del sondaggio confluiranno in una relazione di valutazione che sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea.
Per ulteriori domande o chiarimenti o eventuali difficoltà tecniche, contatta empl-ey-skills@ec.europa.eu
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Sono i lavori a bassa qualificazione l’oggetto della ricerca “Un mercato del lavoro che cambia – le professioni low level skill” a cura di Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con il Centro di Ricerca Interuniversitario per i servizi di pubblica utilità (Crisp) https://www.sussidiarieta.net/cn4031/un-mercato-del-lavoro-che-cambia-le-professioni-low-level-skill.html che analizza l’evoluzione della situazione a partire dal 2015.
L’analisi di circa 2,5 milioni di annunci di lavoro scaricati dal web, mostra che le competenze professionali rappresentano la maggior parte delle richieste nel mercato del lavoro, con una media del 60%. Seguono le competenze trasversali con il 24% delle richieste, e le competenze digitali, che incidono per il 15%. Questi dati confermano che le competenze professionali rimangono di primaria importanza ma al tempo stesso evidenziano l’attenzione crescente veso le soft.
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La Liguria è la prima regione a riconoscere formalmente anche le competenze trasversali
Le soft skills certificabili sono 17, di queste 4 sono prettamente digitali
Un passo ulteriore di Regione Liguria per valorizzare tutti i saperi e favorire l'occupabilità
Le soft skills, cioè conoscenze e abilità che si applicano quotidianamente in molti ambiti e settori lavorativi, entrano a pieno diritto nel Repertorio Ligure delle Qualificazioni (Repertorio Ligure delle Qualificazioni) dopo l’approvazione della DGR 963-2023.
Alfa Liguria ha lavorato intensamente con i suoi esperti in questi ultimi anni sulle soft skills fino ad individuarne 13 prettamente trasversali e 4 digitali. Ogni cittadino potrà intraprendere un percorso di Individuazione, Validazione e Certificazione dei suoi saperi trasversali che potranno così essere valorizzati. È un’azione già attivabile senza prerequisiti di accesso. La persona potrà rivolgersi direttamente agli Enti Titolati autorizzati da Regione Liguria alla gestione dell’iter .
L’importante lavoro di aggiornamento concluso pochi mesi fa, guidato da Alfa Liguria, ha portato ad un catalogo di soft skills al passo con i tempi, adeguato ai cambiamenti in atto, in linea con gli obiettivi europei di sviluppo e sostenibilità.
Per sapere quali sono, cliccare su https://professioniweb.regione.liguria.it/ e sul tasto blu 'cerca' per consultare l'elenco delle competenze trasversali certificabili.
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Secondo l'indagine, rispetto al primo trimestre 2023, il numero totale di entrate previste aumenta del 9,4%, passando da circa 32.640 a 35.720 unità., ma aumenta anche di 6,2 punti percentuali, la difficoltà di reperimento: da 45,3 a 51,5. L’incremento interessa in modo più significativo la mancanza dei candidati (difficoltà quantitativa) rispetto alla loro inadeguatezza (difficoltà qualitativa).
Le caratteristiche delle entrate nel primo trimestre 24
Il dato che si conferma anche in questo trimestre è relativo all’elevata concentrazione nei primi tre profili professionali: questi raggruppano oltre 1/3 del totale delle entrate che si distribuiscono in 49 profili. Si tratta di Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione, Personale non qualificato nei servizi di pulizia, Addetti alle vendite.
Al di sotto di queste prime tre, seguono altri nove profili professionali con oltre 1.000 entrate previste. Raggruppano complessivamente il 68% del totale delle entrate previste, ma con una difficoltà di reperimento inferiore al dato relativo al totale delle entrate, fermandosi al 48,9%, contro il 51,5% del totale. Includono profili dell’industria in senso lato e dei servizi con gradi diversi di specializzazione: Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale, Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, Altre professioni Dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici, Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci, Addetti alla segreteria e agli affari generali, Operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili, Addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela, Altre professioni Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, Tecnici dei rapporti con i mercati.
Metodologia dell’indagine
L'indagine Excelsior-Unioncamere non prende in considerazione tutti i settori e tutte le durate contrattuali.
Come viene indicato nella «Nota metodologica» che accompagna la presentazione dei dati statistici mensili
e annuali, l’indagine:
• esclude il settore agricolo, gli studi professionali ed i soggetti, anche no profit, che non risultano iscritti
nei registri delle Camere di Commercio;
• depura la quota di entrate espressa dalle imprese senza dipendenti, ovvero quelle con meno di 0,5
dipendenti in media;
• esclude i flussi relativi a trasformazioni di contratto che riguardano uno stesso lavoratore nell’ambito
della medesima impresa, o false riprese del rapporto di lavoro, determinate da comunicazioni mancanti o
incomplete rese dall’impresa;
• riconosce e depura i contratti di brevissimo periodo,
ovvero quelli di durata inferiore ad un mese (pari a 20 giorni lavorativi).