
Vengono
qui presentate le previsioni di entrate per profili professionali nel quarto
trimestre del 2024, a partire da un confronto tra questo trimestre, il terzo
del 2024 e lo stesso dell’anno precedente.
Primo confronto (IV trimestre 24 su III trimestre 24)
il
numero totale di entrate previste cala di 4.500 unità.
La difficoltà
di reperimento al contrario aumenta di 4
punti percentuali,
passando da 51,3 al 55,3%. L’aumento interessa in ugual misura (circa +2%) la
mancanza dei candidati (difficoltà quantitativa) e la loro inadeguatezza
(difficoltà qualitativa).
Il calo del numero di entrate interessa tutti i quattro grandi gruppi di
maggior ampiezza con un particolare distacco per gli
impiegati, professioni commerciali e nei servizi dove il decremento è di 3.500
unità, seguito dai dirigenti e tecnici con -660 unità. La difficoltà di reperimento di
questi profili resta invece invariata.
L’aumento
della difficoltà è invece in forte crescita per le professioni non qualificate,
con +11,7%.
Secondo confronto (IV trimestre 24 su IV trimestre 23)
Il
calo delle entrate previste è di 2.200 unità.
La difficoltà di reperimento aumenta di 1,5 punti percentuali, con variazioni simili tra i due
motivi della difficoltà (difficoltà quantitativa e difficoltà qualitativa).
Il calo del numero di entrate si ripercuote sui quattro grandi gruppi
professionali, con variazioni in negativo che vanno dai -310
delle professioni non qualificate, ai -760 degli impiegati, professioni
commerciali e nei servizi. Nei
dettaglio dei grandi gruppi, la difficoltà per mancanza di candidati aumenta
del 3,8% per i dirigenti e professionisti specializzati, mentre cala del 2,7%
per le professioni non qualificate.
E’
importante ricordare che l’indagine Excelsior-Unioncamere non prende in
considerazione tutti i settori e tutte le durate contrattuali. Come viene
indicato nella «Nota metodologica» che accompagna la presentazione dei dati
statistici mensili e annuali, l’indagine:
• esclude il settore agricolo, gli studi professionali ed i soggetti, anche no
profit, che non risultano iscritti nei registri delle Camere di Commercio;
• depura la quota di entrate espressa dalle imprese senza dipendenti, ovvero
quelle con meno di 0,5 dipendenti in media;
• esclude i flussi relativi a trasformazioni di contratto che riguardano uno
stesso lavoratore nell’ambito della medesima impresa, o false riprese del
rapporto di lavoro, determinate da comunicazioni mancanti o incomplete rese
dall’impresa;
• riconosce e depura i contratti di brevissimo periodo, ovvero quelli di durata
inferiore ad un mese (pari a 20 giorni lavorativi).
Fonte: elaborazione Alfa Liguria su dati Excelsior Unioncamere - Anpal