
Previsioni di entrate per profili professionali
Nel primo trimestre del 2025 le entrate sono in aumento in confronto all'ultimo trimestre 2024
Mentre aumenta del 24,3%, il numero totale di entrate previste con 6.800 unità in più, diminuisce la difficoltà di reperimento di 5,6 punti percentuali, passando da 55,3 a 49,7. Il calo interessa quasi esclusivamente la difficoltà per mancanza di candidati (dato quantitativo), mentre resta invariata la difficoltà per mancanza di qualificazione dei candidati (dato qualitativo). La riduzione interessa in modo molto marcato le professioni non specializzate (-14%), per le altre, il decremento è molto ridotto per dirigenti, tecnici e operai specializzati (meno 1,5-2% circa), mentre per gli impiegati è in linea con il valore totale (-5%).
Ecco in evidenza le principali variazioni per profilo professionale.
Aumentano le entrate nelle professioni legate all’imminente stagione turistica
L’incremento del numero di entrate interessa in modo simile i quattro gruppi che vengono considerati: l’aumento più consistente riguarda gli impiegati, professioni commerciali e nei servizi (+28%), il minore interessa gli operai specializzati (+15,9%).
L’incremento del 24,3%, interessa quali la totalità dei profili, soprattutto per le professioni collegate al turismo, quindi esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione, personale non qualificato nei servizi di pulizia, addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela, con valori molto sopra la media.
Uniche professioni in calo di entrate, tra quelle con una certa significanza quantitativa, sono il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (-17%), i conduttori macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali (-18%), operatori della cura estetica (-40%).
In calo la difficoltà di reperimento, soprattutto per il personale non qualificato
Il calo interessa in modo più marcato personale non qualificato nei servizi di pulizia, personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci, operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili e il personale non qualificato addetto ai servizi di custodia edifici, attrezzature e beni, con valori molto superiori alla media, che vanno dai 15 ai 60 punti percentuali in meno
Nel paragone con lo stesso trimestre dell'anno precedente le entrate diminuiscono
Se invece si confronta il I trimestre 2025 suI I trimestre 2024 il numero totale di entrate previste diminuisce del 2,5%, con circa 1.000 unità in meno. La difficoltà di reperimento diminuisce di 1,8 punti percentuali, passando da 51,5 a 49,7.
Il calo interessa esclusivamente la difficoltà per mancanza di candidati (dato quantitativo), mentre aumenta la difficoltà per mancanza di qualificazione dei candidati (dato qualitativo).
Il calo del numero di entrate riguarda in modo particolare i dirigenti e professioni tecniche (-7,2%), mentre per le per le professioni non qualificate si registra un incremento di oltre 4%.
La riduzione della difficoltà di reperimento interessa in modo abbastanza omogeneo, con valori attorno a -2 punti percentuali, i primi tre grandi gruppi professionali, mentre fa registrare un leggero incremento per le professioni non qualificate, con +0,5 p.p.
La mancanza di candidati diminuisce il suo impatto sulla generale difficoltà di reperimento per impiegati e per professioni non qualificate, con un calo di circa 5 punti percentuali.
Al contrario, aumenta gli stessi gruppi professionali la difficoltà di reperimento dovuta a mancanza di qualificazione di quasi 3 p.p. per i primi e di oltre 5 p.p. per le seconde.
E’ importante ricordare che l’indagine Excelsior-Unioncamere non prende in considerazione tutti i settori e tutte le durate contrattuali. Come viene indicato nella «Nota metodologica» che accompagna la presentazione dei dati statistici mensili e annuali, l’indagine:
• esclude il settore agricolo, gli studi professionali ed i soggetti, anche no profit, che non risultano iscritti nei registri delle Camere di Commercio;
• depura la quota di entrate espressa dalle imprese senza dipendenti, ovvero quelle con meno di 0,5 dipendenti in media;
• esclude i flussi relativi a trasformazioni di contratto che riguardano uno stesso lavoratore nell’ambito della medesima impresa, o false riprese del rapporto di lavoro, determinate da comunicazioni mancanti o incomplete rese dall’impresa;
• riconosce e depura i contratti di brevissimo periodo, ovvero quelli di durata inferiore ad un mese (pari a 20 giorni lavorativi).
Il report completo di tabelle è disponibile sl sito di Alfa Liguria cliccando su https://www.alfaliguria.it/index.php/valutazione-esiti-e-certificazione-competenze/463-laboratorio-delle-professioni